Anno d’apparizione: 2018
Superficie: 1969 km2 | Popolazione: 1277000 |
Religione | Percentuali |
---|---|
Cristiani | 33.20 % |
Musulmani | 16.70 % |
Indù | 44.20 % |
Bahai | 1.80 % |
Religioni popolari cinesi | 1.40 % |
Agnostici | 1.80 % |
Altri | 0.90 % |
La Costituzione delle Mauritius del 1968 (riveduta e modificata nel 2016) riconosce la libertà religiosa come un diritto fondamentale1, vietando di conseguenza la discriminazione per motivi di affiliazione religiosa. Le persone possono convertirsi ad altre religioni e i credenti possono distribuire materiale religioso anche a chi non appartiene al loro gruppo. Nessuno può essere costretto a seguire i precetti o ad assistere alle funzioni di qualsiasi religione. Nuovi gruppi religiosi possono essere fondati e registrati. Il governo ne tutela i diritti e la regolamentazione in materia non risulta invadente2. I permessi di soggiorno per i missionari sono limitati a tre anni senza possibilità di estensioni3.
L’educazione religiosa è impartita sia nelle scuole statali che in quelle private. Inoltre, il governo fornisce regolarmente sussidi ai gruppi religiosi in base al numero di seguaci indicato nel censimento nazionale4.
Le tensioni etniche sono presenti nel Paese, specialmente tra i musulmani e la maggioranza induista. Ciò rispecchia le divisioni fortemente legate all’appartenenza etnica e religiosa5. Allo stesso modo, la comunità creola (composta in maggioranza da discendenti di antichi schiavi che seguono il Cattolicesimo) si sente discriminata rispetto agli altri gruppi, specie in ambito lavorativo6. Tuttavia, non sono stati segnalati gravi incidenti violenti legati alla religione e la situazione generale è in qualche modo migliore rispetto agli anni precedenti.
Il Consiglio delle religioni promuove l’armonia, il dialogo e la convivenza pacifica tra le religioni dal 2001. Vi fanno parte bahá’í, buddisti, cristiani, indù, islamici ed ebrei, ovvero le principali tradizioni religiose del Paese, ma sono coinvolte anche molte denominazioni di minore entità7. Il Consiglio promuove, tra l’altro, l’educazione interreligiosa nelle scuole e collabora con il Ministero della Pubblica istruzione alla stesura di un programma scolastico per l’educazione interculturale8.
Durante il periodo in esame due moschee e un cimitero musulmano situati nel distretto di Savanne sono stati danneggiati, principalmente da dei graffiti. Nel caso del cimitero, la stampa locale h ipotizzato che i perpetratori fossero sostenitori dell’Organizzazione patriottica indù (Hindu Swayamsevak Sangh, HSS) 9.
Un tempio tamil è stato danneggiato a Port Louis10.
Diversi luoghi di culto indù sono stati inoltre vandalizzati in diverse parti del Paese e la polizia è stata accusata di non essere riuscita a trovare i colpevoli di tali incidenti11.
Il Consiglio delle religioni ha scritto una lettera al Primo Ministro per protestare contro le minacce diffuse attraverso i social media, in seguito agli aiuti di emergenza in favore delle vittime del ciclone Berguitta. Queste minacce erano rivolte contro alcuni gruppi etnici e religiosi (principalmente creoli cristiani). Il consiglio ha invitato il governo ad adottare una legislazione più severa per contrastare tali atti12.
Bottiglie di succo di frutta contaminato con cherosene e insetticida sono state presumibilmente distribuite tra i pellegrini durante il Festival indù di Maha Shivaratri a Vandermeesh, Rose Hill e Phoenix. Stando a quanto riportato, non vi sono state vittime13.
Nel prossimo futuro, non si prevedono cambiamenti rilevanti del contesto appena descritto.