Anno d’apparizione: 2018
Superficie: 338440 km2 | Popolazione: 5524000 |
Religione | Percentuali |
---|---|
Cristiani | 79.70 % |
Atei | 2.00 % |
Agnostici | 17.40 % |
Altri | 0.90 % |
La Costituzione garantisce le libertà di religione e di coscienza, che includono il diritto di professare e praticare una religione, di esprimere le proprie convinzioni e appartenere - o non appartenere - ad una comunità religiosa1. È vietata qualsiasi discriminazione in base alla religione2. Le denunce di discriminazione possono essere presentate al Difensore civico contro le discriminazioni3.
Il codice penale della Finlandia proibisce la «violazione della sacralità della religione», e include il reato di blasfemia4.
La “legge sulla libertà religiosa” regola il riconoscimento delle comunità religiose. I gruppi religiosi riconosciuti possono beneficiare di sovvenzioni pubbliche. Le comunità religiose registrate includono la Chiesa evangelica luterana di Finlandia, la Chiesa ortodossa della Finlandia e altre comunità come la Chiesa cattolica, i testimoni di Geova, la Chiesa evangelica libera e gli avventisti del settimo giorno. Le religioni possono essere praticate anche senza registrazione presso lo Stato5.
La Chiesa evangelica luterana di Finlandia ha lo status speciale di istituzione di diritto pubblico6. I membri di questa Chiesa o della Chiesa ortodossa devono pagare una tassa per il culto oppure cancellare formalmente la loro appartenenza. Entrambe le Chiese
devono mantenere i propri cimiteri e possono registrare nascite, matrimoni e decessi per conto dello Stato7.
Gli studenti appartenenti ad una comunità religiosa riconosciuta ricevono un’educazione religiosa in accordo con le loro convinzioni, mentre gli altri seguono corsi di etica. Cantare degli inni tradizionali durante le celebrazioni scolastiche e in occasione del Natale non è considerata una pratica religiosa ed è quindi permesso al fine di preservare la cultura finlandese. Nel Paese vi è un modesto numero di scuole religiose private8.
Esistono limitazioni legali alla macellazione degli animali, ma la legge consente alcuni tipi di macellazione secondo i diversi riti religiosi, a condizione che gli animali vengano storditi e uccisi allo stesso tempo. Tuttavia i leader delle comunità musulmana ed ebraica continuano a opporsi alle restrizioni in materia9.
Sebbene la circoncisione maschile sia legale, le linee guida del Ministero degli Affari sociali e della Salute scoraggiano tale pratica e il governo non finanzia la procedura. Le linee guida stabiliscono che la circoncisione deve essere eseguita soltanto da medici, che i genitori del bambino devono essere avvisati dei rischi dell’intervento e che non possa essere eseguita su ragazzi abbastanza grandi da comprendere, senza che questi abbiano espresso il loro consenso. Le comunità ebraica e musulmana sono in disaccordo con le linee guida e proseguono tuttora i colloqui con il governo10.
L’obiezione di coscienza al servizio militare per motivi religiosi è permessa, a condizione che gli obiettori completino il servizio civile alternativo. Il mancato ottemperamento di tale dovere può comportare la reclusione. Soltanto i testimoni di Geova sono esenti dal servizio militare e da quello civile11.
Per quanto riguarda le segnalazioni di incidenti riguardanti le minoranze religiose, va notato che, poiché etnia e religione sono spesso strettamente collegate, può essere difficile determinare se un incidente sia motivato da razzismo, xenofobia o intolleranza religiosa.
Il database delle Segnalazioni sui crimini d’odio del 2016 fornisce dati ufficiali relativi a 29 crimini motivati da pregiudizi anticristiani (14 aggressioni fisiche, 12 minacce/comportamenti minacciosi, due episodi di danni alle proprietà e uno non specificato)12.
La Chiesa di Temppeliaukio nel centro di Helsinki è stata l’obiettivo di un attacco terroristico sventato nel giugno 2017. In seguito all’attentato, sono state erette barriere di cemento a protezione della chiesa13.
Il database delle Segnalazioni sui crimini d’odio fornisce cifre ufficiali relative a 10 crimini motivati dall’antisemitismo (un’aggressione fisica, 6 minacce/comportamenti minacciosi e 3 danni alle proprietà)14.
Nel novembre 2017 un tribunale finlandese ha sciolto il Movimento di Resistenza Nordica, un gruppo legato a violente attività razziste, dichiarando che, a causa della gravità delle sue azioni, il movimento non aveva diritto alla tutela della libertà di parola15. Il Movimento di Resistenza Nordica aveva diffuso tramite l’homepage del proprio sito delle dichiarazioni a supporto della violenza religiosamente motivata e pubblicato una notizia che negava l’Olocausto16.
Nel novembre 2017, la comunità ebraica di Helsinki ha lanciato una campagna per raccogliere 15.000 euro in 48 ore al fine di finanziare quanto necessario alla propria sicurezza, ovvero 200.000 euro l’anno17.
Secondo il database delle Segnalazioni sui crimini d’odio, 67 reati sono stati motivati da pregiudizi anti-islamici (18 aggressioni fisiche, 42 minacce/comportamenti minacciosi, 4 episodi di danni alle proprietà e 3 non specificati)18.
I membri di Suomi Ensin (Finlandia Prima) hanno manifestato contro la celebrazione dell’Eid avvenuta in un centro commerciale a Helsinki nel luglio del 2016. Contro-manifestanti hanno osteggiato la protesta al grido di «no al razzismo»19.
Nel novembre 2016, l’ex presidente della sezione giovani del Partito finlandese è stato accusato di agitazione etnica e di violazione della sacralità della religione a causa di una serie di messaggi anti-islamici postati su Facebook20. Diversi altri funzionari del partito finlandese sono stati condannati per reati relativi all’incitamento all’odio contro i musulmani21.
I piani per costruire una Grande Moschea a Helsinki sono stati sospesi nel dicembre 2017 dopo che il Consiglio per lo sviluppo urbano della città aveva respinto l’offerta della comunità islamica per l’acquisto dell’appezzamento di terra su cui sarà costruito il luogo di culto. Di conseguenza, gli architetti hanno ritirato il progetto che era già all’esame da parte del consiglio comunale. La costruzione della moschea ha destato sin da subito preoccupazioni a causa del finanziamento dei lavori da parte dalla Fondazione Islamica del Bahrein e sollevato dubbi in merito al fatto che la moschea dovesse essere gestita da musulmani finlandesi o da imam stranieri22.
Durante il periodo in esame non sembrano esservi state nuove significative restrizioni governative alla libertà religiosa, né maggiori limitazioni alla stessa. Tuttavia in Finlandia vi è un aumento del rischio di intolleranza sociale ai danni delle religioni minoritarie, alimentato da sentimenti anti-immigrati.